A, B, Cera: vi raccontiamo qualcosa di speciale

Cera, quattro lettere per dire qualcosa di eterno. Lo sapete che la cera esiste da moltissimo tempo?

Dalle candele degli Etruschi fino a quelle di Versailles, che venivano poste accanto agli specchi così da aumentarne la luce, la cera d’api veniva usata soprattutto dai più ricchi visto il suo elevato costo di produzione.
La cera d’api inoltre bruciava più lentamente e, oltre ad illuminare, diffondeva un gradevole odore di miele.
Nel 1850 si scoprì che la paraffina, ottenuta dai derivati del petrolio, era adatta alla produzione di candele perché costava meno della cera d’api, o del sego, ed emanava una luce più chiara e pura.
Ecco perché il 90% delle candele oggi in commercio è di paraffina.
Ma quanti e quali tipi di cera esistono?

 

Cera, dalla A alla Z

Può chiamarsi cera qualsiasi sostanza che risponda a questi parametri:

  1.  malleabilità a temperatura ambiente;
  2.  basso punto di fusione (attorno ai 45°C);
  3.  viscosità relativamente bassa in seguito a fusione;
  4.  insolubilità in acqua;
  5.  idrofobia.

Ma quanti tipi di cera esistono allora? Potremmo distinguere due grandi qruppi, quello delle cere naturali e quello delle cere artificiali, ma solo nel primo rientrano quelle impiegate nella produzione di candele.
Delle cere naturali fanno parte: cere di origine animale, come la già citata cera d’api, cere di origine vegetale, come quella di palma o di soia, cere di origine minerale, come la paraffina appunto.

 

La paraffina spiegata

La paraffina è un sottoprodotto del processo produttivo dei carburanti e dei lubrificanti, quindi è legata alla raffinazione del petrolio.
È inoltre una sostanza estremamente stabile che non reagisce con alcuna sostanza chimica; l’impatto ambientale della paraffina è praticamente nullo.
La paraffina appare come un olio inodore e incolore, ma può essere anche solida o in polvere, ed è molto apprezzata per le sue note proprietà emollienti, tanto da essere utilizzata per creare cosmetici, creme per bambini e… gomme da masticare!
Quando è di qualità? Quando è pura, cioè quando il suo punto di fusione varia da 44 °C a 60 °C e il contenuto di olio libero è superiore al 1%; anche il peso della paraffina può indicarne la durabilità.
Cereria Pernici si affida solo a paraffine conformi al marchio RAL in vigore, il quale va al di là delle norme e dei requisiti di legge perché contempla molti altri aspetti come la tutela ambientale, la sicurezza, l’economicità e la durata. Queste certificazioni, che sono pubbliche, offrono un alto standard di trasparenza e di tutela del consumatore finale.
La ricerca continua che avviene nei laboratori Pernici regala al pubblico collezioni sempre nuove e studiate per regalarvi dei veri tesori olfattivi.

 

Le cere vegetali Cereria Pernici

Le cere vegetali, molto ricercate negli ultimi anni, possono essere considerate BIO solo quando tutta la filiera è biologica: dai campi di soia fino ai materiali utilizzati dal ceraiolo, fragranze e stoppini inclusi.
A proposito di fragranze, le cere vegetali mantengono molto bene le profumazioni e le fanno sopravvivere a lungo, anche se possono essere usate solo per candele a riempimento (pensiamo alle candele bicchiere) per via della loro malleabilità.
Le cere vegetali, infine, richiedono un lavoro artigianale attento e sapiente.
Non a caso Pernici ha scelto la cera di soia per la collezione Les Sens, nata per offrire un’esperienza sensoriale totale: le cere vegetali utilizzate sono prive di sottoprodotti di origine animale e assicurano sempre la migliore combustione, la maggior durata e la totale atossicità; gli stoppini possono essere in puro cotone, senza piombo e nylon, o in legno, mentre le essenze e gli aromi naturali sono scelti con grande serietà.
Il tutto per esaltare l’atmosfera degli ambienti.

Da sempre facciamo attenzione all’ambiente e al suo benessere, è uno dei nostri valori aziendali fondamentali, e noi lo chiamiamo istinto green.