Cereria Pernici: quando fiera vuol dire fiducia

Se pensate che il digitale debba per forza vincere sull’analogico vi sbagliate, lo abbiamo capito all’ennesimo contratto chiuso via mail. Si giunge ad un accordo commerciale, sì, ma si perde il contatto umano, la conoscenza dell’altro.

Come è importante, invece, incontrare personalmente i propri clienti: solo così riusciamo a cogliere lo spirito di chi abbiamo davanti, e solo così possiamo veramente trasmettere la passione e l’artigianalità che identificano le nostre collezioni.
Adesso ne siamo più che mai convinti, ed ecco che partecipare alle annuali fiere di settore diventa allora fondamentale, e anche quest’anno siamo qui a riconfermare con piacere questa tendenza.

 

Un gennaio ricco di incontri

Tanto per cominciare l’anno nuovo nel rispetto dei buoni propositi e delle buone abitudini, a gennaio parteciperemo a due fiere molto importanti: dal 18 al 22 gennaio saremo a Parigi per la fiera Maison&Objet (padiglione 5A stand F33), per poi ritrovarci a Francoforte dal 25 al 29 gennaio con il rinnovato appuntamento Christmasworld (padiglione 8.0 stand B70).
Ma cosa succede veramente in una fiera?
Prima di tutto, si incontrano moltissime persone. Il vero protagonista di una fiera è il contatto umano. Ci si relaziona con i clienti e i consumatori raccogliendo di persona un feedback, dei nuovi suggerimenti, richieste ed esigenze particolari che potrebbero essere sviluppate in futuro per soddisfare gli affezionati.
La fiera è anche un momento cruciale per stringere relazioni con i distributori e gli agenti: si possono valutare possibili collaborazioni, specialmente se ci si vuole aprire a nuovi mercati, discutendo delle linee e dei prodotti più efficaci.
Naturalmente si incontra la concorrenza, ovvero altri produttori come noi, e si ha occasione di conoscere le nuove strategie promozionali e prendere spunto da quelle più innovative o che più si adattano alla nostra azienda.

 

IL VERO PROTAGONISTA
DI UNA FIERA
È IL CONTATTO UMANO.

 

La fiera come vetrina

Perché la fiera va intesa come una “vetrina”?
Uno dei motivi è da ricercarsi nell’approccio: sono i visitatori stessi ad avvicinarsi a uno stand perché attratti dallo stile dell’azienda, stile che passa dalla scelta della musica di sottofondo, dall’esposizione dei prodotti, dall’illuminazione scelta. I visitatori, attratti in maniera spontanea da un’azienda, sono molti ricettivi e disponibili all’ascolto.
Vetrina anche perché l’azienda deve curare l’aspetto del suo stand, avendo sempre sotto controllo l’immagine di sé che restituisce.
Le collezioni, come la nostra Elementi, vanno contestualizzate per meglio esprimere il carattere e la bellezza di ogni prodotto, e per lasciare ai visitatori suggestioni profonde che vadano oltre gli aspetti più puramente commerciali.


Anche perché, per noi, una candela è sempre e soprattutto un’emozione.